venerdì 5 dicembre 2008

Chiediamo ai vescovi di insorgere anche contro i tagli per l'edilizia scolastica pubblica

E' di oggi la notizia che i tagli previsti alle scuole private, verranno ripristinati con un emendamento del governo. Bene, questo significa che la chiesa ha molto più potere di chi si batte per salvare l'istruzione pubblica e avere una maggiore sicurezza nelle scuole. Due giorni fa, a Striscia la Notizia si è parlato della scuola elementare di Ciampino che, oltre ad essere fatiscente, è piena di amianto. Ho fatto una piccola ricerca, e ho scoperto che in tutta Italia le scuole in cui è tuttora presente l'amianto sono moltissime. In alcuni comuni le bonifiche sono state fatte, ma in altri l'amianto è vivo e vegeto. A Ciampino, si sbriciola addirittura sulla testa. Fra tutte le urgenze del governo, non sembra che i fondi per l'edilizia scolastica siano una priorità, visto che sono stati tagliati quelli previsti dal governo Prodi. E allora? S pero che la Chiesa, alla quale basta una parola per ottenere tutto, spenda una parola anche per l'edilizia scolastica pubblica.
Di seguito un articolo sulla scuola di Ciampino, uno sul primo professore morto di amianto, e un articolo del 2005 in cui si dice che sono 10.000 i cittadini a rischio nelle scuole.

Amianto in una scuola elementare di Ciampino: arriva Striscia la Notizia
04/12/2008 : 08:58
Silvia Rubeo
CIAMPINO - Ancora una volta il Comune di Ciampino balza agli onori della cronaca, anzi sotto le luci della ribalta, finendo anche nel mirino di una nota trasmissione televisiva Striscia la Notizia,per alcuni fatti inerenti le sue competenze amministrative.

Si aggiunge infatti al ben noto problema di viabilità del nostro territorio anche il dissesto delle scuole elementari e del conseguente pericolo per i piccoli studenti che le frequentano e che hanno dai sei ai dieci anni di età. Proprio due sere fa è andato in onda un servizio su Striscia la Notizia sulla scuola elementare Volpicelli di Via Palermo, i cui operatori sono intervenuti a seguito alle ripetute denunce inoltrate dai genitori dei ragazzini che dopo avere inutilmente richiesto al Comune di Ciampino la rimozione del pericolossimo amianto,non hanno potuto far altro che rendere pubblica la situazione per denunciare la presenza di questo materiale che come risaputo è altamente cancerogeno. Non solo, è stata scoperta l’inagibilità di alcune aule e il trasferimento di un numero congruo di ragazzini in aule di dimensioni ridotte e non adatte al numero di piccoli studenti.

Nel cortile è stata rilevata la presenza di un tombino scoperto, grande pericolo per un bambino che gioca a palla durante l’ora di ricreazione.

Nel corso della mattina, forse a causa di una soffiata alla nostra amministrazione, come di consueto si sono presentati degli operai a transennare alcune aree inagibili. La stessa dirigente scolastica dell'istituto, nel corso della trasmissione, ha dichiarato di aver fatto presente all'amministrazione la situazione ma non ha avuto risposta.

Non è stato l’unico episodio di mal gestione che riguarda la scuola, infatti questa mattina il sindaco di Ciampino Walter Enrico Perandini ha emesso, un’ordinanza di chiusura dei locali della scuola materna ed elementari di Via Carlo Pirzio Biroli e la conseguente sospensione dell’attività didattica da domani con riapertura il 9 dicembre. La causa del provvedimento sarebbe dovuta ad una perdita di gas avvenuta in data odierna ed all’impossibilità quindi di garantire il funzionamento dell’impianto di riscaldamento. Sembra che la ditta incaricata possa risolvere il problema in quattro giorni lavorativi.

A questo punto è chiaro che la situazione che si è creata nel nostro territorio non può continuare in questo modo. Si tratta di un dissesto ancora più grave visto che la presenza di amianto nella Volpicelli era stato già denunciato dai genitori e dalla dirigente scolastica. sorda”. L'episodio è ancora più pesante visto che sono la salute e l'incolumità dei nostri piccoli cittadini che vengono messe a repentaglio in un ambiente, quello scolastico, che dovrebbe essere per loro un'oasi di sicurezza.

Tuscia web 4 dicembre 2008

Amianto nelle aule, muore un maestro
Repubblica — 06 luglio 2008 pagina 2 sezione: TORINO
Di essere condannato ne era consapevole da tempo. Lo aveva confidato proprio ai magistrati che stavano indagando sulle cause della sua malattia letale. E durante quell' incontro aveva aggiunto: «Avevo fatto io stesso un esposto per denunciare la presenza di amianto nella scuola». Pochi giorni fa il maestro, Domenico Mele, 76 anni, se n' è andato, ucciso da un mesotelioma peritoneale, un tumore riconducibile al prolungato contatto con l' amianto. Ora il procuratore aggiunto Raffaele Guariniello ha aperto un' inchiesta sulla morte dell' insegnante e spiega: «E' il primo caso di mesotelioma contratto in un istituto scolastico». L' ipotesi di accusa formulata dal magistrato è quella di omicidio colposo. «Per il momento contro ignoti», sottolinea Guariniello. L' insegnante deceduto pochi giorni fa ha lavorato alla Don Milani, scuola elementare di via San Marino dipendente dal plesso scolastico Casalegno, sino al 1996. La presenza dell' amianto nell' istituto era stata denunciata già negli anni '90. «Era stata anche bonificata - ha spiegato il maestro al magistrato che lo aveva voluto ascoltare - purtroppo però i lavori di bonifica erano stati fatti quando la scuola era in piena attività con insegnanti e scolari presenti». Nella scuola elementare in questione l' amianto era stato utilizzato per l' impermeabilizzazione del tetto e la coibentazione dei muri. Guariniello è stato tra i primi in Italia a rendersi conto del pericolo rappresentato dalla presenza di amianto negli edifici. Famoso è il caso del palazzo della Rinascente di via Lagrange dove ne era stato riscontrata una percentuale ad altissimi livelli e che, su ordine del magistrato, fu chiuso e bonificato. E ancor più importante è stata l' inchiesta sui quattro stabilimenti della multinazionale elvetica Eternit: allora furono contati 2.969 casi di tumore, quasi tutti mortali. Stando dai dati raccolti dalle organizzazioni internazionali del lavoro ogni anno muoiono 120mila persone per tumori riconducibili al contatto con l' amianto. In Italia il fenomeno conterebbe oltre tremila decessi all' anno. «Con un' incidenza di un morto per amianto nel mondo ogni cinque minuti - sottolineano alla Procura della Repubblica di Torino - e le morti per malattie originate dal contatto con l' amianto e che possono avere un periodo di latenza anche di trent' anni sono purtroppo destinate ad aumentare». L' Osservatorio sui tumori professionali, fortissimamente voluto da Guariniello nel '92 ha in questi anni esaminato oltre 26mila casi. Tra questi anche quello del maestro. E in procura spiegano: «Riceviamo numerose chiamate da genitori preoccupati dall' eventuale presenza di amianto nelle scuole». Luigi Saragnese, l' assessore alle risorse educative del comune di Torino, però sottolinea: «Per quanto riguarda le scuole elementari e medie di nostra competenza la bonifica dell' amianto è quasi completata. Ciò spiega anche perché ogni anno gli stanziamenti per questi lavori vengono ridotti. E stiamo anche terminando i lavori per ottenere la certificazione della protezione incendi. Negli anni '60 purtroppo l' amianto è stato usato in modo massiccio nell' edilizia. Molte costruzioni sono state fatte con pannelli prefabbricati di questo materiale pericoloso. A Torino però abbiamo iniziato le opere di bonifica già nella metà degli anni '80. E nei casi più disperati abbiamo addirittura chiuso le scuole». - MEO PONTE La repubblica

Amianto: è ancora allarme nelle aule.
da Tuttoscuola, 3 gennaio 2007

L'ultimo rapporto sull'Ecosistema scuole è stato presentato quest'anno ed ha certificato l'esistenza di un 10.28% delle strutture a rischio. I casi sospetti sono invece pari al 5.34 mentre 8,64 sono i casi di bonifica effettuati nel frattempo. Il tutto a seguito delle ripetute denunce mosse tra gli altri da Legambiente. Negli ultimi giorni è peraltro riesploso il caso Lazio dove gli interventi sull'amianto sarebbero in stallo e la diminuzione delle certificazioni andrebbe di pari passo con l'aumento dei casi sospetti, il che farebbe pensare ad un pericoloso calo di attenzione da parte della Pubblica Amministrazione, come si legge appunto nel raporto. Ultimo caso limite è quello della scuola Ferrini di Roma - quartiere Trieste - dove in un buon numero di aule è stata accertata la presenza di amianto. Oltre 200 i bambini tra i 3 ed i 6 anni interessati agli effetti del materiale tossico, benchè l'amministrazione continui a sostenere che "pur nella necessità di mantenere alto il livello dei controlli, anche nella scuola romana romana siamo ancora nei limiti consentiti dalla normativa".

Il 24 novembre una manifestazione per sensibilizzare studenti, genitori e insegnanti con prove pratiche di pronto soccorso e di evacuazione

Scuole fatiscenti e trascurate 10 milioni di cittadini a rischio

di CINZIA SGHERI

La locandina dell'iniziativa Barriere architettoniche, uscite di emergenza assenti o ostruite, l'intonaco che si sbriciola. Una scuola su quattro è insicura, secondo l'ultimo rapporto Impararesicuri di Cittadinanzattiva che ha preso in esame 382 edifici scolastici di 117 città, per una popolazione di oltre 125 mila studenti.
È una vera emergenza nazionale, che Cittadinanza Onlus, da anni in prima linea sul tema della sicurezza, si propone di combattere non soltanto contribuendo alla sistemazione degli edifici scolastici, ma anche diffondendo e radicando nei giovani la cultura della sicurezza. "Lo scorso anno avevamo avuto la sensazione che qualcosa si stesse muovendo, sebbene sotto forma di stanziamenti inadeguati - spiega Adriana Bizzarri, responsabile della Campagna Impararesicuri e del settore scuola di Cittadinanzattiva - ma adesso sembra di essere in un momento di stasi. Gli enti locali sono in difficoltà e solo in rari casi, più spesso nei piccoli centri, riescono a fare scelte coraggiose, rinunciando ad esempio agli stanziamenti per l'arredo urbano per impiegare i fondi a disposizione nella manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici scolastici".

Sono circa 10 milioni, tra studenti, insegnanti e operatori del settore, gli "inquilini" di queste scuole fatiscenti e trascurate, un quinto della popolazione italiana. Così, il prossimo 24 novembre, Cittadinanzattiva coinvolgerà direttamente gli studenti nella Terza Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole, che gli anni passati ha raccolto circa 2000 adesioni e quest'anno viaggia già oltre le 4000 richieste di partecipazione..........
(L aRepubblica 21 ottobre 2005)

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